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BankItalia accusa: scuole inadeguate in Campania Attualità Primo piano 

BankItalia accusa: scuole inadeguate in Campania

La Banca d’Italia mette in risalto il report sulla «dotazione di infrastrutture scolastiche in Italia»  Il tema  riguarda il trattamento che ricevono gli studenti italiani dall’infanzia alla maturità, con un dettaglio comune per comune che per la prima volta tiene conto del bacino d’utenza di ogni singolo istituto scolastico. E (riporta oggi il Mattino edizione nazionale) la Campania ne esce malissimo perché è vero che singole criticità si presentano un po’ ovunque, tuttavia oltre la metà è concentrata in una sola regione e in particolare nell’hinterland di Napoli. La Campania da sola rappresenta il 30% delle criticità nazionali (con 160 istituti pessimi). La stessa analisi è stata effettuata su 5.651 scuole superiori, con il 9% da bollino rosso. Qui la quota della Campania supera la metà del totale nazionale coinvolgendo 260 scuole. In pratica tra medie e superiori in Campania ci sono oltre 400 scuole del tutto inadeguate alle funzioni che dovrebbero svolgere. «Nella sola area metropolitana di Napoli- si legge nello studio – oltre il 60 per cento dei comuni presenta condizioni di grave inadeguatezza all’offerta di infrastrutture scolastiche rispetto alla dimensione della domanda potenziale». Lo studio si chiude con una riflessione sugli investimenti del Pnrr, che per il settore dell’edilizia scolastica si avvicinano a 12 miliardi, quindi una cifra consistente. Però i finanziamenti «mostrano un parziale disallineamento rispetto ai fabbisogni locali» anche a causa della «scelta di allocare i finanziamenti con procedure competitive basate sulla partecipazione ai bandi».

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